“Nei Beatles ero io quello che spesso trascinava gli altri, e credo di aver fatto un bel lavoro. Nessuno sarebbe mai uscito dalle loro ville per venire al centro di Londra per “Let It Be”. Il film è un po’ “strano”, ma il disco è buono. Molte delle cose che abbiamo fatto agli esordi ad Amburgo sono state proposte da me. “Dancing in the Street” di Gene Vincent era uno dei nostri cavalli di battaglia. Quando la suonavamo nel locale gli studenti impazzivano. Proponevamo anche le nostre canzoni”.
“La gente dice che l’età è solo un numero. Però è un numero che diventa sempre più alto man mano che invecchi. Finché non interferisce con quello che faccio, non mi importa”.
“I Beatles erano una grande band. Canzoni che all’epoca ci sembravano brutte oggi risultano bellissime. Perché sono i Beatles”.
“All’inizio del nostro successo un discografico della della Decca Records, etichetta che aveva scartato i Beatles, ha chiesto a George Harrison se conosceva qualcuno cui far cantare un nostro singolo. Eravamo amici dei Rolling Stones e abbiamo pensato che “I Wanna Be Your Man” fosse adatta a loro. Il loro modo di suonare e cantare ricordava Bo Diddley. Hanno fatto un ottimo lavoro. Mi piace ricordare che il loro primo successo è stato un nostro brano”.
“Ascolto molto hip hop e qualche volta vado anche ai concerti. Ho visto Kanye West e Jay-Z quando hanno fatto il tour insieme. Ho visto Drake. E’ la musica di oggi”.
“La musica è come uno psichiatra. Alla chitarra puoi dire cose che non diresti mai alle persone, e lei ti darà sempre delle risposte. Le canzoni tristi hanno un valore: ti succede qualcosa di brutto, non puoi reprimerlo e quindi lo tiri fuori usando le note della chitarra”.
“Ho vissuto i momenti migliori della discografia, tempi in cui vendevo 100mila copie al giorno di un pezzo come “Mull of Kyntire”. Ho provato quella gioia e adesso è finita. Ma non è successo solo a me”.
“Prima di ogni tournée ascolto molta musica dei Beatles, dei Wings. Ci sono tante canzoni da imparare, tante note. Sono difficili”.
“Dopo che i Beatles si sono sciolti sono stato accusato di essere stato io la causa di quella rottura. Alcuni giornalisti hanno scritto che i rapporti tra noi erano sempre stati terribili. Quando guardo la foto dell’album “Abbey Road” torno indietro con la memoria e rivivo quelle emozioni. Eravamo felici quando eravamo insieme”.
“Uno dei punti di forza dei Beatles era che nessuno di noi sapeva cosa stavamo facendo. Abbiamo sempre dovuto scoprire cosa fare e come farlo insieme. Era tutto nuovo per ognuno di noi, e per questo abbiamo imparato tutti alla stessa velocità”.
“Bob Dylan è stato una grande ispirazione per noi. Prima della nascita dei Beatles avevo un suo album in casa che ascoltavo moltissimo”.