(italia-informa.com)
Torna Harry Hole. L’investigatore norvegese, cuore degli scritti di Jo Nesbø, è ancora protagonista, è ancora al centro di un racconto in cui il suo devastante vissuto (tra la morte della amatissima moglie, Rakel, e la sua incapacità di assuefarsi ad un ruolo inatteso di padre che subisce come se fosse la prosecuzione di una maledizione) lo segue anche quando, con un sussulto di umanità, capisce di camminare sempre ad un passo dalla perdizione morale.
Nesbø che torna a ”giocare facile” riprendendo per i capelli il suo amato Harry, pronto a fare l’ultimo salto nel vuoto, per rispedirlo, da una Los Angeles dipinta con i toni del grigio, ad Oslo dove ad attenderlo c’è, oltre ad un omicida seriale anche il suo passato.
A ingaggiarlo è un uomo facoltoso. Per lui e con i suoi soldi, Harry Hole ingaggia una lotta contro il tempo. Non quello per impedire al serial killer di uccidere ancora, ma per onorare l’impegno preso con una donna, appena conosciuta in un bar di Los Angeles, e verso cui lui è corso in aiuto, non capendo nemmeno il perché. Hole è un eroe solitario, anche se di eroico gli è rimasto ben poco. Beve tanto e troppo, tende a strafare anche con le persone che rispetta, ma che certo non. Eppure ha un suo codice, che lo porta a punire sé stesso se non riesce ad onorare un impegno, quale quello di togliere dalla circolazione un assassino che si è accanito su due ragazze.
In ”Luna rossa” l’eroe solitario si circonda di un piccolo gruppo di persone che, agendo al di fuori dell’ufficialità, quasi travalicando il confine con la legalità, gli possano dare una mano: uno psicologo forense che, malato terminale, analizza, suggerisce, ammonisce dal suo letto d’ospedale; uno spacciatore, suo amico da sempre, compagno di sbronze e altro, che gli fa da coscienza pratica, stemperando i rigurgiti morali di Harry; un poliziotto corrotto, delatore, inaffidabile, ma grazie al quale Hole accede agli archivi della polizia.
Questo ritorno di Hole non è solo la conferma dalla sagacia di Nesbø nel definire e raccontare storie, ma l’implicita conferma che solo con il ”suo” Harry lo scrittore norvegese tocca la sua vetta di massima espressività ed efficacia.
(illibraio.it)
Con Luna Rossa, Jo Nesbø ci spinge tutti sull’orlo del precipizio. Al suo tredicesimo romanzo, Harry Hole è ancora più febbrile, preda di un impulso irrefrenabile, incapace di stare fermo, di accontentarsi, famelico come un animale che fiuta la preda, spiritato perché solo lui sa quanto questa indagine sia una questione di vita e di morte, mentre le lancette dell’orologio girano.
(milanonera.com)
Jo Nesbø ha messo in scena una moltitudine di personaggi che possono offrire varie evoluzioni al lettore. L’opera è concepita come un fuoco d’artificio, con colpi di scena che irrompono a catena. Si pensano tante soluzioni, ma l’autore è tutt’altro che prevedibile e renderà cara la pelle anche al lettore più arguto e navigato. L’assassino è difficile da scovare. Luna rossa si rivela un romanzo appassionante.
(libreriamo.it)
Harry Hole è il brillante poliziotto protagonista dei romanzi di Jo Nesbø. Un personaggio controverso, che lotta con i suoi demoni e con quelli che è costretto a guardare negli occhi ogni volta che si misura con un nuovo caso. Ciò che lo aiuta a sopportare la violenza e il dolore con cui si interfaccia per via del suo lavoro, è salvezza e veleno al tempo stesso: Harry ha un problema con l’alcolismo, ed anche con la depressione. Il suo acume investigativo, unito all’aspetto prestante e all’aria tormentata, rendono Harry Hole il protagonista perfetto per una serie noir di polizieschi che ha riscosso un successo enorme, rendendo Jo Nesbø uno dei più amati scrittori degli ultimi anni. In “Luna rossa”, vediamo Harry Hole in una nuova veste: non partecipa alle indagini in qualità di poliziotto, ma come investigatore privato assunto da un ricco uomo d’affari.