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Lucio Corsi

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Lucio Corsi (classe 1993) è un freak per eccellenza, ama disobbedire agli schemi predefiniti e trova molte delle sue ispirazioni nei luoghi dove è nato: la Maremma, la terra che ama definire “il mio Far West”. I butteri sono i suoi cowboy. gli sterrati, gli spazi aperti, il vento in faccia, il lago dell’Accesa, gli animali che vivono nei boschi rappresentano il mondo fiabesco che lui canta.

Il cantautore è nato e cresciuto a Vetulonia. La famiglia possiede un podere e gestisce un ristorante nella vicina Macchiascandona, Dopo aver frequentato il liceo scientifico Marconi di Grosseto e dopo aver suonato con alcuni gruppi locali, decide di trasferirsi a Milano. Suona in casa, suona in qualche locale, qualcuno lo vede suonare anche in strada. È qui che il giovane cantautore inizia a fare sul serio.

“Diverse sono le mie fonti d’ispirazione: il vento, il mare, il treno, il tempo, Bob Dylan, Paolo Conte, Ivan Graziani, T. Rex, gli ulivi, Lugano, le tagliatelle al ragù, le Marlboro Gold, l’amore, il telegiornale, gli esploratori, Valentino Rossi, Ambrogio Fogar, Randy Newman, Ligabue il pittore, De Chirico, Emily Dickinson, Roberto Benigni, Joni Mitchell, le Porsche 911 degli anni ’70, i fiumi, le Alpi, le tombe etrusche”.

“Le mie canzoni nascono al pianoforte o alla chitarra. Non credo nell’ispirazione e in chi l’attende. Più si sta al pianoforte e più si trova il modo di scrivere”.

“Mi sono formato musicalmente ascoltando i dischi di Lucio Dalla, Ivan Graziani, Flavio Giurato, Antonello Venditti, Fabrizio De André, il glam rock degli anni settanta, David Bowie, Lou Reed, Iggy Pop, i T. Rex, Roxy Music, Beatles, Neil Young, Randy Newman”.

“Nelle mie canzoni non parlo di attualità. Guardo più all’anima intima delle persone”.

“L’estetica sul palco è importante quanto le canzoni. É lì che avviene l’incontro, è lì che incontri la musica. Bisogna essere vestiti nel miglior modo possibile, come se si andasse ad un appuntamento”.

“La Luna è un elemento molto presente nelle mie composizioni., Quando sono a casa mia, dove ho il mio studio di registrazione, stando in mezzo ai campi in Toscana la Luna si vede molto bene. A Milano si sa che esiste, ma non si vede mai. Nelle città sembra che a contare siano solo le persone, loro storie, le loro tragedie”.

“Sono un grande appassionato di motociclismo. Amo le gare di motociclette”.

“Sono convinto che la canzone debba essere come un quadro, qualcosa da guardare e nella quale perdersi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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