Alan Lomax è stato un importante antropologo, produttore discografico, etnomusicologo. La sua attività: registrare i suoi della tradizione popolare (USA, America Latina, Spagna, Gran Bretagna, Italia). Ha insegnato in diverse Università americane, tra le quali la Columbia University. Il suo libro “La terra del blues” è importante per comprendere le radici di quel fenomeno musicale. Bob Dylan ha affermato: “Alan Lomax ha svelato i segreti della musica popolare”. Lomax si è fermato in Italia dall’estate 1954 a gennaio 1955, rimanendo molto colpito dalla qualità e quantità delle nostre espressioni culturali. Gian Paolo Borghi narra l’ambiente e i personaggi che collaborarono con Alan durante il suo viaggio. Amava girare tra le osterie, offrendo da bere e invitando i presenti a cantare. Ha attraversato l’Italia, dalla Sicilia al Piemonte, su un furgone con le migliori attrezzature tecnologiche per registrare i canti popolari.
(unioneappennino.bo.it)
Argomento del volume: le registrazioni che, tra il 1954 e il 1955, il grande studioso statunitense Alan Lomax (1915-2002) effettuò nel nostro paese. La sua campagna di rilevazione, condotta con mezzi tecnologici d’avanguardia, lo condusse al recupero di tremila documenti di cultura popolare, raccolti dal Piemonte alla Sicilia. Alan Lomax fu presente anche nell’Appennino tosco-emiliano (Vergato, Treppio di Sambuca Pistoiese, Riolunato (Modena), Villa Minozzo (Reggio Emilia) e Compiano (nel parmense). Il libro ripercorre gli itinerari dell’etnomusicologo, documentati attraverso l’analisi dei materiali originali messi a disposizione da Anna Lomax Wood, figlia di Alan, e dal Centro Studi Alan Lomax di Palermo, nella persona del suo presidente Giorgio Adamo.