Cinema: Al Pacino

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“Non faccio l’attore, sono un attore. Recitare è la mia vita. Hanno iniziato a chiamarmi attore quando ero ancora un ragazzino, lo facevo per divertire gli amici e i compagni di scuola. Devo dire grazie a un’insegnante che mi aveva sentito leggere la Bibbia ad alta voce ed era venuta a casa nostra, da mia nonna, a dirle di farmi studiare recitazione”.

“Non ho avuto una vita facile. Sono stato fortunato a trovare la mia strada. A 16 anni ho iniziato a recitare nei locali di New York. Poi sono arrivato all’Actor’s Studio di Lee Strasberg”.

 

“La mia carriera, come la mia vita, è stata un’alternarsi di successi e fallimenti, caos e stabilità. In certi momenti sono anche stato depresso senza esserne consapevole. Bisogna sempre stare con i piedi per terra, mantenere la sanità mentale, non lasciarsi sopraffare dl proprio mito”.

“Sono felice quando incontro i fan che mi parlano dei miei film e dei miei lavori teatrali. Recito per condividere le mie emozioni. Scelgo ruoli che mi permettono di crescere, di fare esperienza di cose diverse. Recitare mi consente di guardarmi dentro”.

 

“Amo le stesse cose che amavo da giovane. A volte vorrei farmi una passeggiata per le strade di New York, con gli amici di un tempo, prendere la metropolitana. So che non è possibile, e allora mi rifugio nei meravigliosi ricordi del passato”.

“Michael Corleone, nel film “Il Padrino”, è stato il ruolo più difficile che abbia mai interpretato. Non l’ho mai considerato un gangster. La forza del personaggio era nel suo essere enigmatico. Devo ringraziare il regista Francis Ford Coppola che mi ha voluto per quella parte”.

 

“E’ stata incredibile l’emozione che ho provato quando ho vinto l’Oscar per “Profumo di donna”. Quando ho preso in mano la statuetta è stato come vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi”.

“Jack Lemmon è stato l’attore più altruista con cui ho lavorato. Sul set si preoccupava moltissimo di quello che gli altri facevano. Era un attore completo, continuava a crescere e imparare”.

 

“Robert De Niro. Conosco Bob è un amico. Abbiamo condiviso esperienze simili. Adoro vederlo recitare, è geniale”.

“Johnny Depp è uno dei più grandi attori della sua generazione. Ha un istinto incredibile, riesce a entrare perfettamente in un personaggio. L’ho osservato quando recitavamo in Donnie Brasco”.

 

“La migliore sensazione al mondo è quella tra il secondo e il terzo Martini. Quando avevo problemi con l’alcol non mi dispiaceva ciò che ero diventato. Per questo è stato difficile abbandonare il vizio. Ero più tranquillo e molto divertente”.

“Sono per lo più siciliano, ma ho anche un po’ di sangue napoletano nelle vene”.

 

“Il successo non mi ha cambiato. Non mi comporto come una star, anche se il mio stile di vita mi rende uno spendaccione”.

“Sono stato poliziotto, gangster, detective. Erano personaggi che  piacevano molto al pubblico. Su investigatori privati e mafiosi sono state scritte sceneggiature  meravigliose e realizzati film indimenticabili. Ho avuto il privilegio in alcuni di quest

 

 

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