“C’è tanta gente che mi scopre adesso, ma chi mi conosce davvero sa il percorso che ho fatto, sa che persona sono, sa che valori ho, capisce tutte le mie sfaccettature”.
“Ho sempre voluto parlare ai ragazzi come me, e infatti in molti mi hanno capito. Sono uno che ascolta gli altri, dialoga. Fare musica è un po’ come fare cinema. Io mi sento un regista che sa fare tanti tipi di film. Mi piace raccontare vari tipi di situazioni. C’è il periodo in cui mi sento più sensibile, periodi in cui sono più fomentato, periodi in cui sto male e così via”.
“Continuo a pensare che la leggerezza e il divertirsi restino fondamentali per fare musica di qualità. Voglio godermi quello che ho raggiunto. I numeri sono importanti, vuol dire che stai ampliando il tuo pubblico e questo ti porta a poter fare cose che prima non avresti fatto. Però la musica non è matematica, è fatta di emozioni”.
“Mi piace tanto la moda, mi piace il cinema. Però viene tutto dopo la musica per me. In alcuni periodi meno intensi musicalmente ha senso dedicarsi ad altre cose”.