iva la vita, una volta composta, mi ha fatto pensare al Festival. Sono contento che sia piaciuta a Carlo Conti, lui una sorta di mio padrino artistico, ha creduto in me in tempi non sospetti. Mi auguro che il brano riesca a trasmettere un senso di gratitudine per la vita, qualcosa che spesso diamo per scontato ma che è il fondamento di tutto. Al Festival mi legano ricordi bellissimi. Sanremo lo considero un posto felice”.
“Il mio primo ricordo del Festival risale al 1987, avevo 4 anni e mezzo. Ero innamorato di una canzone di Sergio Caputo, “Il Garibaldi innamorato”. Conservo questo ricordo di me e mio nonno, in salotto, mentre guardavamo quel Festival”.
“Il modo in cui mi pongo ha sempre a che fare con la positività. Mi piace comunicare sempre qualcosa di bello, cercando di tenere gli aspetti più bui e riflessivi per me. Siamo in un perenne equilibrio tra il positivo e il negativo. Personalmente ho sempre cercato di impegnarmi per regalare un sorriso. Affronto i momenti cercando il contatto con la natura. Ho scelto di continuare a vivere in un luogo immerso nel verde proprio per questo, per avere la possibilità di camminare o di prendere la bicicletta nutrendomi di quello che mi circonda. La natura mi porta a riflettere su me stesso e sulla vita. Cerco questo tipo di sensazione nella mia dimensione più intima”.