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La musica da leggere: Peter Gabriel. Le storie dietro le sue canzoni (Alfredo Marziano, Luca Perasi)

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Gli autori, nelle 350 pagine del volume e attraverso 208 canzoni, hanno raccontato il personaggio Gabriel. Hanno scritto delle schede complete, consultando tanto materiale: interviste, articoli pubblicati sulla stampa e sui social. Ampio spazio è dedicato all’evoluzione dell’artista: il pianoforte strumento base delle sue prime composizioni; l’interesse per il ritmo e le percussioni; la collaborazione con la Stability AI (Intelligenza Artificiale); l’impiego di strumenti come il mellotron, flauto, chitarra elettrica, basso, fairlight. “Per Gabriel una canzone non è mai un prodotto finito, ma un’entità mutante in continua evoluzione”.

Parole & Musica: Peter Gabriel
“Internet e i social ci permettono di stare connessi, ma chiedono anche la nostra attenzione per guadagnare soldi”.

“Riguardo alla crisi climatica, non ha senso essere pessimisti perché allora tanto vale arrendersi. Vedere persone che vogliono cambiare le cose per il meglio ha un’influenza positiva e io voglio circondarmi di questo tipo di persone”.

“Credo che la musica sia un riflesso del tempo in cui viviamo, ma anche un modo per cercare di influenzare il cambiamento. Se guardo indietro, vedo un percorso di evoluzione personale e artistica. I primi album erano più legati alla ricerca di identità dopo la mia uscita dai Genesis, mentre con il passare del tempo ho cercato di ampliare lo spettro delle sonorità, integrando ritmi e stili da tutto il mondo. Oggi la mia musica è forse più meditativa, ma la spinta innovativa e la voglia di sperimentare restano intatte”.

“La musica è un linguaggio universale e lavorare con artisti di culture diverse ti apre nuovi orizzonti. Ho sempre creduto che la contaminazione tra generi, tradizioni e tecnologie diverse possa portare a risultati sorprendenti”.

“La musica ha un potere unico di toccare le persone a livello emotivo e di creare consapevolezza. Nei miei concerti e nelle mie canzoni ho sempre cercato di portare messaggi che possano ispirare azione e riflessione. Le grandi crisi del nostro tempo, ambientali, sociali o politiche, richiedono un coinvolgimento collettivo. La musica può essere un catalizzatore, può unire le persone, motivarle e renderle consapevoli della necessità di agire”.

“La paura è un impulso naturale, ma se lasciamo che ci paralizzi, perdiamo l’opportunità di trasformare la realtà. La speranza, invece, è un motore potente, è ciò che ci spinge a cercare soluzioni, a credere che il cambiamento sia possibile. Nella mia musica cerco sempre di bilanciare questi due aspetti: riconoscere la complessità e le sfide, ma anche alimentare la fiducia nella nostra capacità di superarle”.

 

 

 

 

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