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La musica da leggere: Musicarelli. L’Italia degli anni ’60 nei film musicali (Marta Castagnola, Simone Fattori

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(mescalina.it)
I due giornalisti passano in rassegna settanta film, da Lazzarella (1957) con un giovanissimo Domenico Modugno, a Non son degno di te del 1965, che vede la notissima coppia composta da Gianni Morandi e Laura Efrikian, per concludersi con Piange il telefono (1975). Vengono passati in rassegna tutti i temi che percorrono i musicarelli, dalla condizione femminile alla liberazione sessuale, dal servizio militare agli attriti tra padri e figli, alla sfida dei secondi nei confronti dei primi, in senso sia culturale, sia politico, e ne emerge un quadro nitido di come eravamo. Gli autori hanno intervistato i testimoni del tempo, come Bobby Solo, Rita Pavone, Orietta Berti, Iva Zanicchi, Mal, Al Bano, e molti altri.

(mediaesipario.it)
I musicarelli sono stati un genere cinematografico specifico degli anni Sessanta italiani. Questi film, girati tra il 1959 e il 1970, rappresentano con precisione quel decennio: quello del boom economico e della rivoluzione nei costumi. Girati in poco tempo, con trame spesso ripetitive, erano l’occasione perfetta per amplificare il successo di un cantante, di una canzone, di un genere musicale. Antesignani dei videoclip, le loro radici affondavano nella tradizione del melodramma italiano, ma la costruzione delle storie e la popolarità dei protagonisti, ne hanno fatto un autentico fenomeno di costume. Attraverso l’analisi di oltre 70 pellicole, il volume racconta l’anima più popolare dei celebrati anni Sessanta. Dalla politica alla televisione, dalla discografia al Festival di Sanremo, fino allo scontro generazionale e all’immagine della donna, per concludere con la discografia, la pubblicità e il servizio militare. Il volume contiene interviste alle star dell’epoca: Rita Pavone, Laura Efrikian, Al Bano, Bobby Solo, Mal, Shel Shapiro, Giacomo Agostini, Mario Tessuto, Orietta Berti e Iva Zanicchi. Contiene le schede di tutti i film trattati e una playlist con 60 brani tra i più significativi, con relativo QR-CODE che rimanda al loro ascolto.

(leggeretutti.eu)
Gli autori partono dal Cinebox che in Italia non ha avuto grande fortuna, passando per il cinema musicale degli anni Cinquanta, per arrivare ai lungometraggi basati su una canzone o su un gruppo di canzoni interpretate da un cantante di successo. I ragazzi del juke-box (1959) dà il via alla stagione degli urlatori. Urlatori alla sbarra (1960), scritto da Lucio Fulci, è uno dei prodotti di maggior livello cinematografico del periodo storico ed esce poco dopo La dolce vita di Fellini, incassando di più. Altri lavori seguono a ruota, oltre cento film in dieci anni, come Rita la zanzara interpretato da Rita Pavone e diretto da Lina Wertmüller. Gli autori mettono in evidenza come da una canzone di successo, grazie alla presenza di un cantante di una certa fama, si potesse costruire un film di cassetta. I musicarelli erano film per tutti, potevano essere sfruttati senza rischi di censura sia per l’estero che per i passaggi televisivi. Il libro affronta per grandi linee anche la situazione politica italiana negli anni Sessanta, il conflitto generazionale, la vicinanza tra fotoromanzo e musicarello, la presenza della televisione e il problema del servizio militare (In ginocchio da te con Gianni Morandi, è il film simbolo). Il libro contiene schede sintetiche dei singoli prodotti, con attori e trama; interviste a molti protagonisti del genere come Rita Pavone, Laura Efrikian, Al Bano, Bobby Solo, Mal, Shel Shapiro, Giacomo Agostini, Mario Tessuto, Orietta Berti e Iva Zanicchi. Infine ben 60 brani tratti dai film più famosi.

 

 

 

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