(lavocedeltrentino.it)
Il nome della band era un gioco di parole sulla Grand Trunk Railroad, una linea ferroviaria che attraversava Flint, loro città natale. I tre fondatori furono il batterista cantante Don Brewer, il bassista Mel Schacher e il chitarrista Mark Farner. Il destino li trascina ancora sconosciuti all’Atlanta Pop Festival davanti a oltre centomila persone.
1969, diventano un vero mito americano. Sound grezzo, hard rock, blues e soul e la grande figura scenica di Mark Farner che canta, suona e danza a torso nudo con pantaloni di pelle e mocassini, capelli lunghi fino a mezza schiena stretti da una fascia sulla fronte alla stregua di un guerriero sioux sul piede di guerra. Un sound trainato dal basso di Mel Schacher, che insieme al batterista Don Brewer suona una musica di grande respiro. Un paio di cover da incorniciare: “Gimme shelter” di Jagger-Richards, e “The loco-motion”. Il manifesto del gruppo è “We’re an american band”.
Dal 1969 al 1971 sono anni di successi, popolarità e soddisfazioni economiche. Il primo album “On Time” esce nel 1969. Il secondo disco “Grand Funk” (1970) è il logico proseguimento dell’album precedente. L’album contiene una cover degli Animals, Inside Looking Out. Nello stesso anno escono “Closer to Home” e “Live Album”. Nel 1972 la band cambia produttore, licenzia Terry Knight, e nella formazione arriva il tastierista Craig Frost. Sotto la guida del manager-produttore Todd Rundgren escono: “We’re an American Band” nel ’73 e “Shinin’ on” nel ’74. Entrambi gli album frequentano le zone alte delle classifiche USA. Dopo “Born to Die” del 76, album diverso dai precedenti, comincia l’uscita di scena del gruppo americano. Nel 1978 i GFR si separano. Si incontreranno nuovamente per incidere 2 album negli anni 80, e alcuni concerti negli anni 90.
Il trio del Michigan ha avuto il merito di inventare una micidiale miscela di blues, soul e hard rock, grazie alla quale il gruppo americano ha venduto quasi 25 milioni di dischi. I Grand Funk Railroad sono stati l’unica band a tenere testa allo strapotere di band inglesi: Rolling Stones, Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath, The Who, Yes, Uriah Heep, Pink Floyd, Queen, Genesis.
(accordo.it)
Originari di Flint, un città satellite di Detroit, seconda città come importanza del Michigan dopo la capitale Lansing, ma anche la più popolosa ed 11° degli Stati uniti, devono al loro produttore Terry Knigth, ex D.J. di una radio di Detroit, morto tragicamente nel 2004, il fatto che riuscirono a vendere circa 20 milioni di dischi solo nel quinquennio 1969-1974, fino a 2 anni prima del primo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1976. Erano espressione di un genere, l’Hard Rock, che aveva i suoi maggiori interpreti nei Led Zeppelin, Deep Purple, Uriah Heep. Erano tre componenti, Mark Farner alla chitarra, Mel Schacher a basso e Don Brewer alle percussioni, e qualche volta un quarto elemento alle tastiere, Craig Forst ingaggiato almeno in “We’re an American Band”.
(sanmarcoinlamis.org)
La formazione nasce nel Michigan, nelle terre del Soul della Tamla Motown, suona da subito un hard rock potente e viscerale che non ha precedenti nella storia della musica rock. Sono in tre: Mark Farner ruvido chitarrista e cantante dalla voce squillante, Don Brewer batterista rullo compressore e Mel Schacher bassista dotato di una linea di basso molto precisa che farà scuola. Il gruppo deve tutto a Terry Knight, ex leader dei Pack, che li porterà al successo. Il loro debutto avviene al Festival Pop di Atlanta di fronte ad oltre centomila persone. Su disco debuttano nel 1969 con On Time. Per conoscere da vicino il loro sound basta l’ascolto del loro Live Album. Il disco giunge dopo due dischi meno interessanti, Red Album e Closer To Home. Survival, il loro quinto album, sembra il più rappresentativo per una maggiore attenzione rivolta alla varietà dei suoni, con pezzi “rubati” ai Traffic (Feelin’ Alright) e Rolling Stones (Gimme Shelter). I successivi album: A Pluribus Funk e Phoenix. Il loro canto del cigno si intitola We’re An American Band del 1973.
(metallized.it)
I Grand Funk Railroad rappresentano uno dei dieci gruppi fondamentali dell’hard rock settantiano, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti. Formatosi a Flint, nel Michigan, dalle ceneri di due band, i Terry Knight and the Pack (da cui provengono Farner e Brewer) e i Question Mark & The Mysterians (dai quale proviene Mel Schacher), il trio grazie ai buoni agganci di Terry Knight, divenuto loro manager, ottiene una prestigiosa firma con la Capitol Records e debutta sul palco dell’Atlanta International Pop Festival nel 1969, appuntamento che sarà bissato l’anno successivo. A quel punto i tre avranno pubblicato due album, usciti nell’arco di quattro mesi l’uno dopo l’altro, il leggendario On Time e Grand Funk. Entrambi raggiungeranno lo status di disco d’oro. La musica dei Grand Funk Railroad (il nome pare derivi da un gioco di parole con la Grand Trunk Western Railroad) è un rock potente e iperamplificato, scandito dalla chitarra di Mark Farner, dall’enorme basso di Mel Schacher e dalla ipervitaminica prestazione di Don Brewer alla batteria. Mark, Don & Mel sono un trio in possesso di una ispirazione quasi magica che li porta a pubblicare un album dietro l’altro.
https://www.grandfunkrailroad.com/