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La musica da leggere: Il rock di padre in figli* (Massimo Cotto)

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(rockol.it)
“Il rock di padre in figli*” è una affettuosa lezione in 25 capitoli di storia del rock inteso non solo come genere musicale, ma anche come stile di vita.

(musicalnews.com)
Nelle trecento pagine di Il rock di padre in figli* ci sono i riferimenti rock che agganciano la realtà: gli evergreen assumono il ruolo di pietre miliari poste lungo il cammino che da oltre 70 anni ci ammalia. Compare il sorriso quando vedi menzionati capolavori come Desperado degli Eagles, Sunday Bloody Sunday degli U2, Daniel di Elton John, Local Hero di Mark Knopfler e tutte le altre decine di eterne meraviglie.

(musicandthecity.it)
Un libro dedicato a una generazione che non vanta il rock nel proprio bagaglio culturale, a cui spiegare perché il rock è stato ed è così fondamentale, non solo a livello musicale, ma anche personale, perché ha avuto la capacità di cambiare la vita. Massimo Cotto ha costruito un monologo appassionato che racconta le storie di grandi artisti simbolo di questo stile a cui affianca il ricordo di episodi vissuti in prima persona: da Elvis Presley a Jim Morrison, da Patti Smith a Bruce Springsteen, dai Metallica ai Rolling Stones, dai Pink Floyd a Bob Dylan, dai Cure ai Queen, passando anche per molti altri grandi nomi della musica internazionale che hanno fatto la storia del rock.

(lastampa.it)
Una guida per i giovani che non hanno ancora scoperto il fascino del rock e per gli adulti che ne hanno fatto uno stile di vita. Cotto si rivolge a suo figlio sedicenne e con lui a tutte le ragazze e i ragazzi di oggi per raccontare il rock, i suoi riti e la sua bellezza, la ribellione e l’estasi.

(ilovemagazine.it)
Massimo Cotto: “Raccontare il rock a mio figlio che ha 16 anni è stato bellissimo, perché ho potuto descrivergli quello che il rock ha fatto a livello collettivo per la società, ma anche a livello individuale, per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sogni, passione, bellezza, musica. Ognuno le trova in luoghi diversi. Quelli della mia generazione si sono rifugiati nel rock. Il mio libro racconta il rock, ma, in un certo modo, racconta anche un modo di vivere e sognare”.

 

 

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