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La libreria di Radio Tolfa Europa: Filosofia del walkman (Stefano Scrima)

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(caiazzo.info)
Scrima mette in fila diverse questioni che hanno a che fare con la filosofia del walkman. In queste pagine si trova una girandola di connessioni tra politica, economia, musica, tecnologia, antropologia, sentimenti. Ed il walkman è al centro di tutto. Poi il passaggio dall’analogico al digitale fino alla musica online. Sul finale del libro, l’amore e la passione necessaria per creare la compilation perfetta su cassetta.

(laprovinciacr.it)
‘Filosofia del walkman’ parte da una serie di riferimenti della cultura pop (Willy il principe di Bel-Air, Ritorno al Futuro, American Psycho e Il tempo delle mele) per avventurarsi in una disamina dell’oggetto-walkman come chiave di lettura del post-moderno, degli anni Ottanta e di parte della decade seguente, fra neoliberismo, postfordismo, sapere mercificato, l’arte e la vita spettacolarizzate e vendute come merce, culture e subculture. Fino ai giorni nostri.

L’idea del walkman che venne ad Akio Morita, fisico giapponese fondatore della Sony, mentre stava passeggiando (un’altra storia attribuisce al tedesco-brasiliano Andreas Pavel l’invenzione del walkman). In quegli stessi anni la ricerca stava progettando il compact disc. L’idea della Sony fu vincente.

Scrima, indagando l’immagine un po’ anonima e isolata di un “uomo solo che cammina con la sua musica”, illumina relazioni fra singoli individui e ambiente circostante, parla di controllo, di fuga nel privato, di tipicità e modelli sociali, di gusti e di cultura di massa. Attraversa lo storico ponte che dal nastro portò al Cd e poi agli mp3, e più tardi spicca il salto verso internet ovunque.

 

 

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