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La libreria di Radio Tolfa Europa: Un gusto superiore. 1968-2018. Il cantautorato progressivo italiano dal Beat al bit (Piergiorgio Pardo)

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(mescalina.it)
In Un gusto superiore – Il cantautorato progressivo italiano dal Beat al bit Pardo offre una prospettiva inedita della storia musicale e del pensiero degli ultimi sessant’anni in Italia. In questi anni la canzone italiana si apre a una dimensione globale, donando il proprio apporto all’immaginario collettivo. La forza e il significato del contributo di questo libro: osservare il passato cercando di scoprire un filo rosso che collega il passato e il presente, indagandone le tematiche costanti, che contribuiscono a sviluppare un percorso coerente e arricchente.

Negli anni Sessanta e Settanta, gli intellettuali come Calvino intuivano che le problematiche del futuro avrebbero interessato prevalentemente il rapporto fra natura e cultura, fra uomo e tecnica. I loro contemporanei musicisti avevano provato a spingersi oltre nel campo della sperimentazione, con alterni risultati e fortune. Pardo descrive la traiettoria con luci e ombre, fallimenti e successi, riportando alla memoria autori e opere che meriterebbero una riscoperta da parte dei giovani di oggi come: Rocchi, Finardi, Battiato, Fossati, Baustelle, Gino D’Eliso, Maria Monti. Di ogni disco vengono inserite le relative copertine.

Morgan, Eugenio Finardi, Iosonouncane, Ivan Cattaneo, Colapesce, Amerigo Verardi: sono solo una piccola parte dei nomi che popolano Un Gusto Superiore: il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit, il nuovo libro di Piergiorgio Pardo. Il titolo omaggia l’omonimo album mistico di Claudio Rocchi e Paolo Tofani del 1980.

(sololibri.net)
Un gusto superiore di Piergiorgio Pardo è un saggio che analizza il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit, suddiviso in quattro parti, con un’introduzione di Guido Bellachioma e una postfazione di Giulia Cavaliere. Pardo ci conferma che sin dagli anni ’50, con gli “urlatori” e con Domenico Modugno e Nel blu dipinto di blu, la canzone d’autore italiana aveva quella marcia in più, quel “prog” che esploderà in seguito. I cantautori progressivi secondo Pardo avevano nel DNA la missione di raccontare una lettura intima e universale delle cose: dal personale al politico, dall’utopia al fallimento e anche oltre. Scopriamo che cantautori progressivi sono stati anche Fabrizio De André, Franco Battiato, Luigi Tenco, Angelo Branduardi e Riccardo Cocciante, ma anche Mina, Patty Pravo, Mia Martini e Ornella Vanoni poiché hanno saputo interpretare la canzone d’autore in maniera progressiva, diffondendola a un pubblico sempre più vasto. Riscopriamo cantautori come Alberto Radius, Ivan Graziani, Alan Sorrenti, Alberto Camerini, Ivan Cattaneo ed Eugenio Finardi. Alcune delle più intense pagine sono dedicate alle cantautrici italiane più note (Nada, Alice, Margot, Giuni Russo, Gianfranca Montedoro) che offrono al pubblico un discorso personale e profondo del loro vissuto. Non manca nel libro una riflessione su voci fuori dal coro come Colapesce e Iosonouncane.

(backinrock.it)
In queste trecentoventi pagine Pardo esplora il passato, ma getta anche un possibile ponte verso il futuro. Tanti gli artisti citati, vincenti e perdenti, tutti analizzati con raggruppamenti cronologici e stilistici. Ne viene fuori una sorta di ampia discografia consigliata. Leggiamo di Lucio Battisti e Paolo Benvegnù, Gianni Maroccolo e Alberto Fortis, Fabio Celi, Alan Sorrenti e Claudio Rocchi, e persino dei due Gianni, Bella e Togni. L’ultima parte assembla interviste (alcuni nomi: Morgan, Ivan Cattaneo, Fabio Zuffanti, Iosonouncane.

 

 

 

 

 

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