(libraccio.it)
La vita scintillante di Fabio Resti, imprenditore romano che traffica con successo nel business degli eventi aziendali, piomba nell’ombra più anonima quando riceve un’inattesa telefonata da parte della Guardia di Finanza: l’ufficiale Belfiore deve consegnargli una urgente comunicazione giudiziaria che lo riguarda. Causa il possibile inquinamento delle prove, Fabio è costretto a disdire tutti gli impegni e a iniziare l’estate agli arresti domiciliari, a casa dei suoi genitori, in via di Val Tellina, invece che a Formentera o in Salento. È un colpo durissimo, ma anche l’inizio di una piccola, personale rivoluzione.
Il confino nell’appartamento dei suoi anni giovanili, l’osservazione dell’amorevole ménage degli arzilli genitori, l’ambiguo fascino di una ragazza che abita nell’appartamento di fronte, le lungaggini della giustizia italiana, il diradarsi dei rapporti con colleghi e amici e altri accadimenti e personaggi di contorno trasformeranno la cameretta di Fabio da luogo di detenzione a trampolino verso un futuro diverso dal suo recente passato.
Luca Argentero descrive la parabola di una generazione che ha inseguito un mito edonistico a colpi di eccessi e di politicamente scorretto. Una storia originale e coinvolgente, che strappa risate e riflessioni, e procede tra dialoghi serrati e brillanti assoli psicologici.
Luca Argentero
“Nel 2003 ho partecipato al Grande Fratello per soldi. Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi per un po’ e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato”.
“Mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia. Poi vorrei andare in pensione, viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere, scrivere libri e sceneggiature, ogni tanto fare un film che mi piace”.
“Mi osservo molto, mi critico, mi analizzo. So che essere bello, piacere, mi ha aiutato nel mio lavoro”.
“Sono stato fortunato. Ho recitato in film diretti da registi come Ozpetek, Comencini, Placido. Non ho mai studiato recitazione. Ho sfruttato la bellezza quando ho potuto”.
“Nella mia carriera ho sempre ascoltato, assorbito, imparato”.
“Quando studiavo Economia, mi pagavo gli studi lavorando in un bar-discoteca. Facevo le sei del mattino quasi tutti i giorni. Sono stato un giovane come tanti altri. Per un periodo nella mia vita ci sono stati amori facili, sigarette, alcol”.
“Sono ossessionato dal tempo che passa. Sento che sto invecchiando, che il tempo non mi basta per fare tutto quello che desidero, a cominciare dal godermi di più la mia famiglia. Cristina, mia moglie, moglie è molto importante nella mia vita. Conosce questo lato del mio carattere e lo rispetta, prova a darmi tempo ogni volta che può”.
“Ho preso casa in tante città diverse. Ho vissuto già due o tre vite completamente differenti l’una dall’altra. Mi reputo una persona abbastanza conviviale, spigliata. Ho sempre amato circondarmi di nuove persone, viaggiare”.
“Mia figlia Nina è tutta la mia vita. Tutto è cambiato dopo l’arrivo di Cristina che ha stravolto in positivo la mia vita. Nina è solo la conseguenza di questo amore”.
“Come attore ho cambiato atteggiamento rispetto al passato. Prima mi interessava fare esperienza. Oggi mi baso sulla bontà della storia che deve emozionarmi. Ho grandissimo rispetto per il pubblico”.