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La libreria di Radio Tolfa Europa: Una storia d’amore e di lucida follia. A mio marito Lelio Luttazzi. (Rossana Moretti Luttazzi)

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Il racconto autobiografico della vita simbiotica accanto al marito Lelio Luttazzi, musicista e uomo straordinario. Dalla spensieratezza del primo incontro fino al dolore per la perdita del Maestro, in un viaggio insieme durato trentasei anni. Un diario struggente, una storia di resistenza al dolore e rinascita. Sarà la creazione della Fondazione in ricordo del marito a riportare l’equilibrio nella vita dell’autrice. Dieci lunghi anni per uscire dal tunnel nero della disperazione e ritrovare il piacere per la vita.

Rossana Moretti Luttazzi
“Per me restare senza Lelio fu una tragedia immensa. Era impensabile continuare a vivere senza di lui era impensabile, straziante.  L’idea di creare una fondazione (Fondazione Luttazzi) che portasse il suo nome mi parve la scelta più saggia da fare.  Avrei continuato ad occuparmi di lui con amore come avevo fatto per trentasei anni. Quando feci la donazione ai Beni Culturali di Roma di tutto il patrimonio artistico di mio marito, compreso il suo pianoforte, i suoi libri, i suoi premi, fu accettata con entusiasmo”.

“La Fondazione Lelio Luttazzi a quale scopo quello di sostenere, realizzare e promuovere azioni e progetti rivolti alla diffusione della cultura, dell’educazione e della formazione musicale. Promuove e realizza eventi per ricordare la figura umana ed artistica di un uomo straordinario, speciale: mio marito. I testimonials della Fondazione Lelio Luttazzi sono: Pippo Baudo, Fabio Fazio, Rosario Fiorello, Lina Wertmuller. Presidente e responsabile legale sono io, Vice Presidente Cesare Bastelli, Consiglieri: Gabriele Centis direttore della Casa della Musica di Trieste, Marinella Chirico giornalista Rai, Rossana Patteri Vagliani. Soci onorari: Pupi Avati, Stefano Bollani, Umberto Broccoli, Piera Detassis direttore di Ciak, prof. Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina 2008”.

“Lelio era, e si considerava solo un musicista. Scriveva solo per sé stesso, non ha mai voluto dare un romanzo, un suo scritto ad una casa editrice. Lo abbiamo come Fondazione e sono usciti postumi un romanzo con Einaudi e una collezione di scritti di Lelio, racconti, novelle, sceneggiature. La letteratura insieme al cinema erano le due grandi passioni di Lelio”.

“A 13 anni Lelio ascoltò After You’ve Gone interpretata da Louis Armstrong, e dal quel momento si innamorò del jazz. Tra i suoi artisti preferiti, c’erano Erroll Garner, Art Tatum, Duke Ellington, Bill Evans, Cole Porter, Jerome Kern, George Gershwin, Hoagy Carmichael”.

“Da parte sua c’era un grande affetto e una grande stima nei confronti di Mina. Forse anche amore. Era un gran corteggiatore”.

“Io lavoravo a Il Giornale. Ci siamo conosciuti a casa di un’amica giornalista. Ero molto più giovane di lui, abbiamo deciso che saremmo stati insieme e lo siamo stati per 36 anni, ci siamo sposati ed è stata una favola”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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