(mescalina.it)
La mia amica rock’n’roll di Tracey Thorn è un libro che somma più cose: biografia della sua amica Lindy Morrison, ex batterista dei Go-Betweens; storia della bellissima amicizia tra Tracey e Lindy; risarcire tutte le donne relegate al ruolo di muse quando hanno un fuoco creativo dentro. È un libro femminista. Non punta a eliminare gli uomini dalla propria vita, ma a far sì che ogni donna possa essere riconosciuta come persona.
(sentireascoltare.com)
La mia amica rock’n’roll ripercorre la vita, non solo artistica, di Lindy Morrison facendo perno sull’amicizia tra lei e l’autrice, pescando da un’aneddotica gustosa e a tratti impietosa. Il ritratto che Tracey fa di Lindy è splendido, di una ragazza che sboccia dall’infanzia sfocata (anche a causa di una miopia diagnosticata tardi) e si getta sulla vita oltre la bonaccia di Brisbane dei primi anni Settanta. Tra l’impegno civile (Aboriginal Legal Service) e la frequentazione di una casa-comune in cui mette a fuoco l’attitudine artistica, inizia a suonare la batteria, facendo così emergere un talento che la porterà nel 1978 a far parte della punk band Zero. Dal 1981 Lindy fa il suo ingresso nei Go-Betweens. L’episodio del licenziamento di Lindy e Amanda Brown dalla band è uno dei più duri ed emblematici dell’intera vicenda: le due si prenderanno una rivincita nel 1991 fondando il duo Cleopatra Wong. Gli anni seguenti vedranno Lindy impegnarsi su più fronti: scrittrice, attivista, avvocato, performer, punto di riferimento per la scena culturale di Sidney.
(sololibri.net)
È un libro su un’amicizia, una narrazione autobiografica che rievoca la storia di un rapporto affettivo vero tra l’autrice e Belinda “Lindy” Morrison, batterista australiana (originaria di Brisbane) dei Go-Betweens. Tutto inizia nel 1983, nel backstage del Lyceum di Londra, quando Tracey e Lindy si incontrano per la prima volta. L’amicizia che nasce dall’incontro è spontanea ed è subito corroborata dal collante delle confidenze, dei libri, dei concerti e degli amori che sorgono negli ambienti del rock’n’roll. L’autrice ammette di aver tratto ispirazione dal romanzo di Joyce Johnson, Personaggi minori, “un memoir sul periodo trascorso insieme agli eroi della Beat Generation (Jack Kerouac, Allen Ginsberg e così via) e su come le donne coinvolte in quella scena, attirate dalle stesse libertà anticonformiste di quegli uomini ribelli, finirono relegate a ruoli di muse e assistenti, e perciò furono ritratte come personaggi secondari nella storia della loro stessa vita”.
(ondarock.it)
Leggere “La mia amica rock’n’roll”, il nuovo libro di Tracey Thorn (Everything But The Girl) equivale a fare un viaggio dentro l’amicizia femminile, a incunearsi dentro i meandri di un legame così forte da segnare una vita intera. Tracey e Lindy Morrison emergono come due piccole eroine che cercano di far valere i propri diritti di artiste e di donne, senza cancellare la presenza di quei maschi che in queste pagine mostrano comunque e troppo spesso di essere immaturi. La Thorn fa anche i conti con le sue paure, le sue ansie e la sua lunga storia d’amore con Ben Watt. Si immerge tra le acque profonde della sua vita, cercando quella pace interiore necessaria per non disperdersi nell’orrore del quotidiano.
(duels.it)
La mia amica rock’n’roll è il quarto libro di Tracey Thorn (Everything But The Girl). Tratta di sé, della sua affermazione come musicista ed evoluzione come persona. Ma stavolta la protagonista dell’azione è Lindy Morrison, batterista che si unì nell’80 ai The Go-Betweens, gruppo australiano formato da Robert Forster e Grant McLennan nel ’77 a Brisbane e nell’82 volato a Londra come altri in cerca di spazio e notorietà. In cerca di un rossetto, Lindy Morrison irrompe nel camerino del Lyceum Theatre di Londra. È il 1983 e Tracey Thorn, allora ventenne, si trova in quel backstage per suonare. Da quell’istante la riconosce e identifica come la donna che vorrebbe essere: disinvolta, assertiva, anticonformista.
Bionda, alta, vestita di lurex, Morrison in quel momento ha 31 anni, undici più di Thorne. In Australia ha fatto parte di compagnie teatrali, suonato in punk band femminili, protestato contro la polizia, vissuto in comuni, fatto attivismo per i diritti degli aborigeni. Per mesi ha girato il mondo in autostop con un’amica da Singapore a Fez, sarà l’unica a trovarsi un lavoro nella casa londinese in cui metterà a tavola anche uno strafatto Nick Cave. Ha una relazione con Robert Forster. Morrison allora si muove con molta più sicurezza di Thorn in un ambiente che per le donne che ci lavorano è ancora conservatore e sessista. Tra le due nasce una grande amicizia, fatta di frequentazioni assidue, viaggi, concerti, conversazioni intime e di libri, in cucina, tra bottiglie di vodka prima di cena. La loro conversazione resterà viva anche a distanza, grazie anche alle lettere che si scriveranno, che parlano di “femminismo, amore e arte”.
La mia amica rock ’n’ roll è la storia della loro amicizia in un ambiente ostile, raccontata dal punto di vista della più silenziosa delle due, che con questo libro “ripara” il proprio iniziale complesso di inferiorità. L’ammirazione giovanile di Thorn per Morrison si arricchisce e si trasforma pagina dopo pagina in un ribaltamento di ruoli, in una comprensione sempre più profonda, completa.
(rollingstone.it)
La mia amica rock’n’roll di Tracey Thorn ripercorre l’amicizia che negli anni ’80 e ’90 l’ha legata a Lindy Morrison, la batterista dei Go-Betweens, una delle realtà più interessanti del panorama indie rock degli ultimi decenni. Con La mia amica rock’n’roll la voce degli Everything But The Girl tenta di ristabilire un equilibrio tra punto di vista maschile e punto di vista femminile tratteggiando un ritratto di Lindy Morrison che riconosca alla batterista di Brisbane il giusto talento e merito.
Parole & Musica: Tracey Thorn (musicista, giornalista, scrittrice)
“Per il libro mi sono ispirata a un articolo che Lindy Morrison ha scritto per il Guardian nel 2018, in cui ripercorreva i suoi esordi nella punk band femminista Zero”.
“La mia amica rock’n’roll ha il merito di mostrare quanto sia dura per le donne perseguire i propri obiettivi senza dover continuamente mettere in discussione le aspettative della società rispetto al loro ruolo e senza tradire una parte di sé. Quando noi donne diventiamo amiche lo facciamo perché abbiamo bisogno l’una dell’altra, per vederci riflesse e legittimate”.
“Le ragazze devono conoscere storie di donne appartenenti ad altre generazioni come Lindy, storie che possono infondere coraggio e fiducia, che possono aiutare a comprendere che certi atteggiamenti sessisti esistono davvero”.
“Quando ho incontrato Lindy avevo 20 anni e lei 31. Stavo cercando di capire cosa desideravo dalla vita e chi volevo essere. Lindy sembrava traboccare di fiducia ed energia. Era più rumorosa di me e più assertiva, e pensavo di poter imparare molto da lei su come interagire con il mondo, su come difendere me stessa. Oltre a esserci divertite un sacco, mi ha fatto capire che il femminismo non era solo qualcosa di noioso, si trattava di vivere la vita fino in fondo e di non accettare limiti”.
“Eravamo molto frustrate dalla scena musicale. Quel mondo sembrava un posto dove avremmo potuto essere noi stesse, sfuggendo alle convenzioni e alle aspettative delle nostre famiglie e della società. Ma ci rendemmo presto conto che persino lì valevano certe regole: se un uomo era scortese, aggressivo, individualista e ribelle andava bene, se a essere così era una donna no”.